Basta poco by Antonio Galdo

Basta poco by Antonio Galdo

autore:Antonio Galdo [Galdo, Antonio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Political Science, Commentary & Opinion
ISBN: 9788858426722
Google: fhYqDwAAQBAJ
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Le terapie per i drogati di internet

Le terapie per gli Internet addicted, i drogati della rete, sono di varia natura. Uno dei primi centri specializzati in questo tipo di cure si trova a Fall City, 30 miglia da Seattle, nella stessa area dominata dal quartiere generale della Microsoft di Bill Gates. Il programma si chiama reStart’s e consiste in un ricovero di 45 giorni durante i quali gli Internet addicted si sottopongono a lunghe sedute con gli psicoterapeuti integrate con un protocollo a base di farmaci. Durante i primi giorni il paziente non può toccare il computer, come l’alcolizzato al quale viene vietata qualsiasi bevanda alcolica, e deve gradualmente uscire dalla prigione della vita virtuale per ricostruire rapporti umani reali, non mediati dai gadget elettronici. Il costo del programma reStart’s è di 14 500 dollari, comprese le attività fisiche, passeggiate e ginnastica antidepressiva, e al momento del ricovero i medici di Fall City avvertono i pazienti che la terapia non è coperta da alcuna assicurazione. A Londra, invece, il Capio Nightingale Hospital cura gli adolescenti «intrappolati nelle tecnologie e isolati dalla società» con programmi terapeutici che coinvolgono anche i familiari. «I piú disperati sono i genitori, che vedono i loro figli imbestialiti quando devono spegnere il computer. Non sanno che cosa fare, come prenderli, e in molti casi ricorrono alla polizia per costringerli a staccarsi dalla rete» racconta Richard Graham, psichiatra, direttore del Capio Nightingale Hospital. E proprio sulla rete si stanno moltiplicando le «cliniche virtuali» che propongono terapie sul web per gli Internet addicted. È un mercato ricco, che funziona come gli acquisti on line: paghi per quello che chiedi. Il primo approccio con i pazienti è un questionario di dieci domande per certificare il livello di dipendenza. Eccone una: «Avverti inquietudine, depressione, stanchezza, cattivo umore, irritabilità, quando interrompi l’uso di internet?»

In Cina, dove i navigatori abituali sono oltre 350 milioni e i «dipendenti dalla rete» circa 25 milioni, la cura degli adolescenti che passano troppe ore connessi al computer si è trasformata in un problema di ordine pubblico. Sono nate, infatti, centinaia di cliniche «anti-web», con rette mensili tra i 100 e i 500 dollari. Abusive. Qui i metodi rieducativi ricordano le torture per i dissidenti politici, e il governo di Pechino è stato costretto a diffondere un elenco degli unici centri riconosciuti e quindi abilitati alle cure degli Internet addicted dopo che sono stati scoperti gli orrori consumati in alcune cliniche. A Shangon, gli adolescenti venivano costretti a marce forzate di 850 chilometri tra lo Hebei e la Mongolia interna; nello Sichuan si utilizzavano gli apparecchi per l’elettroshock, e il padre di Pu Liang, un ragazzino di 14 anni, al termine della cura si è ritrovato il figlio con i reni spappolati e i polmoni pieni di acqua. Per portarlo in clinica, dove gli avevano promesso che avrebbero fatto passare al ragazzo la «voglia di navigare in internet», il padre di Pu aveva venduto il suo campo di riso.

In Italia uno dei primi centri creati per ricevere



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